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Descrizione
I livelli di calprotectina possono riflettere lo stato infiammatorio del distretto specifico in cui si va a misurare.
In particolare il dosaggio della calprotectina fecale è stato assunto come parametro per valutare la presenza di un processo infiammatorio a carico della mucosa intestinale:
->per la sua elevata presenza nelle feci in corso di un processo infiammatorio intestinale;
-> per la particolare resistenza all’ attacco degli enzimi proteolitici, presenti nelle feci, dovuto al suo legame con il calcio che le conferisce grande stabilità (stabilità 1 settimana a 4°C);
Studi recenti hanno confermato che la ricerca della calprotectina fecale in pazienti con sintomi quali diarrea, dolori addominali, meteorismo, alternanza dell’alvo (diarrea/stipsi) oltre a rappresenta un valido supporto per la diagnosi differenziale tra:
-> la sindrome dell’intestino irritabile (SII) (valori di calprotectina fecale nella norma)
-> e quelle patologie con processo infiammatorio a carico dell’intestino: malattie infiammatorie croniche intestinali, rettocolite ulcerosa, morbo di Crohn, diverticoliti, enterocolite infettiva, trattamento con alcuni farmaci, neoplasie dell’apparato gastroenterico.
Si è dimostrato anche un utile strumento nel follow up per seguire l’andamento di tali patologie.
Informazioni aggiuntive
Campione | Feci fresche |
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Consegna referto | 5 gg |